Podcast




1 user(s) online
F_ACTIVE
1 guests
0 members
0 Anonymous Members
[ View Complete List ]

Groups' legend:
[User]
[Awaiting validation]
[Top Members]

Statistics
F_STATS
SHOWTIME have:
101 articles, 447 comments, 132 members,
113,875 total visits, 27 monthly visits

The newest member is Andrea Bove

Most users ever online was 48 on 2/12/2015, 12:25


B_NORM    
view post Posted on 18/1/2016, 15:23 by: spawnix     +2   +1   -1Reply
LALHouston Rockets112HOU
Los Angeles Lakers95


#LosingStreak



Partita domenicale poco meno che proibitiva per i Los Angeles Lakers, cui vengono a far visita i Rockets della doppia H, Harden & Howard.
I texani vivono una stagione controversa, ma rimangono pur sempre i vice-campioni in carica della Western Conference e una legittima pretendente alle otto piazze playoff, di conseguenza un avversario fuori portata per i ragazzi di Coach Scott.

Nance deve dare forfait per problemi al ginocchio, e cosi si rivede Randle in quintetto base dopo oltre 40 giorni dalla prima esclusione del 6 dicembre a Toronto. L'ex Wildcat parte col piede giusto e si rende subito protagonista del match, bene assistito da Lou Williams, Clarkson e Kobe.
Già, Kobe. Il suo inizio è da stropicciarsi gli occhi, non forza niente e distribuisce gemme rare ai compagni, regalando canestri facili e spettacolari a chiunque gli graviti attorno. Chi lo conosce bene, resta stupito del suo atteggiamento insolitamente ecumenico, ma la grafica viene presto in aiuto allo spettatore meno attento, ed il quadro non fatica a delinearsi: al Mamba mancano 4 assist per pareggiare il mitico "the Logo" Jerry West a livello di assist, impossibile farsi sfuggire quest'occasione in una cornice ideale come lo Staples Center, contro una difesa allegra e connivente come quella dei Rockets.
Già nel primo quarto, Bryant chiude a 7 assist (alla fine saranno 9, corredati da soli 5 punti e 5 tiri dal campo in 24 minuti, giusto per chiarire quale fosse la missione di giornata) e un solo canestro dal campo, l'obiettivo serale pò dirsi raggiunto col minimo sforzo ed irrisoria semplicità. Peccato rimangano tre quarti da giocare e le motivazioni siano destinate a scemare con l'andare dei minuti. Della guerra neanche troppo fredda tra Bryant e Howard, nemmeno l'ombra: ognuno dei due gioca la propria partita, ignorando l'ex compagno di squadra, alla faccia dei media e delle tv che sognavano qualche rissa, battibecco o schiacciata sensazionale da consegnare ai posteri, anzi, ai poster.
In questo contesto agonistico anestetizzato, Harden raggiunge la doppia cifra dopo pochissimi minuti, e lo stesso fanno Randle e Williams per i Lakers. Julius approfitta del livello di intensità non eccelso per cancellare una volta di più il tremendo ricordo del suo esordio tra i Pro, proprio a Los Angeles vs i Rockets, nel quale subì l'ormai famigerato infortunio alla tibia che chiuse dopo soli 14 minuti la sua prima stagione NBA.
Per Randle una doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi, ma anche una botta al naso che condizionerà pesantemente il suo rendimento nella seconda metà di gara, a giudizio di Scottex. Sfortuna a parte, positivo il rientro nello starting five della scelta n.7 del 2014 Nba draft, soprattutto se si considera che era reduce da un periodo tutt'altro che brillante.

E il Match? Rimane equilibrato finchè Houston decide di mettere la terza, o meglio, di piazzare il più classico dei break, all'interno del terzo quarto di gioco. Il 19-4 col quale i Rockets chiudono i conti è ispirato da un Harden bollente, che aggiunge 3 triple nei primi 6 minuti di terzo periodo ai 21 punti già messi a referto nei primi 24 minuti. Il "Barba" può cosi concedersi un ultimo quarto da spettatore non pagante, al pari di un Dwight Howard da 14 punti e 15 rimbalzi in soli 26 minuti trascorsi sul parquet dello Staples. Tra gli ospiti, da segnalare altri cinque uomini in doppia cifra, compreso quel Montrezl Harrell che tanto bene aveva fatto a Louisville - al suo attivo anche il titolo NCAA 2014 - nell'ultimo quadriennio.
I Lakers liberano ben presto le gabbie, facendone uscire i tristemente noti Huertas e Kelly, l'ex di turno Black e i due rookies più brillanti del momento, D'Angelo Russell (12) ed Anthony Brown (10), appaiati al 50% dal campo in serata. Per loro è solo garbage time, sostanzialmente, ma i tanti minuti che stanno mettendo nelle gambe in questa stagione, potrebbero rivelarsi utili il giorno in cui il progetto tecnico ed il roster del futuro inizieranno a prendere corpo.
I 20 punti di Lou williams rappresentano l'high serale tra i padroni di casa, cui si aggiungono i soliti inutili 16 di Clarkson. O meglio, facciamo 14 inutili, visto che il "play of the game" vede protagonista proprio il Filippino, pescato da una Magia "no look" del 24. Com'è normale che accada, la giocata del Mamba accende nei tifosi meno giovani - si fa per dire, il periodo Clou del 24 se lo sono persi soltanto i tifosi teenagers, per nostra fortuna - quella sana malinconia legata ai tempi che furono, ma non solo: che gran finale di carriera avrebbe potuto costruirsi Kobe Bryant, se si fosse accorto di quale fosse il modo migliore per invecchiare e giocare al servizio dei Lakers e dei compagni, anzichè assecondando il proprio ego e la propria fame di successo e protagonismo. Oltre alla insana ossessione, confermata anche nella fattispecie, per il libro dei record e delle statistiche individuali, come se a contare non fosse soltanto l'Albo d'oro dei Campioni NBA.

Il punteggio finale vede Houston prevalere per 112 a 95, a chiusra dell'ennesima settimana priva di vittorie, della nostra tribolatissima stagione.

JAYWILL_22

Read the whole post...



Tags:
Game Recap 2015/16
Comments: 0 | Views: 46Last Post by: spawnix (18/1/2016, 15:23)
 

B_NORM    
view post Posted on 17/1/2016, 09:34 by: spawnix     +1   -1Reply
LALLos Angeles Lakers82UTA
Utah Jazz109


#Injured



1,3,7. No non sono i numeri per un terno a Napoli, anche se provare non costa niente... Ma sono gli unici degni di indossare la nostra maglia anche l'anno prossimo.
La 24 sta sbiadendo di partita in partita e lacrime e orgoglio lasciano spazio a sentimenti come rabbia e insofferenza.
Non è possibile che persino a Utah, in queste condizioni fisiche, abbia voluto giocare. Non è accettabile che giochi per il pubblico più che per la squadra.
Tutto questo poi trasforma un evento sportivo in una pagliacciata continua, che mette in secondo piano quel poco di buono che c'è e ingigantisce tutto quello che è negativo.
Giocare in queste condizioni è quindi deleterio e non c'è bisogno di dire cosa succede in campo: chi fa schifo di solito, fa anche peggio, vedere Hibbert che in questo momento è il centro titolare più scarso della lega.
Scarson l'unica cosa che sta imparando da Kobe sono le percentuali al tiro... Randle non ne azzecca una da un mese e ha anche la fortuna (o sfortuna) di essere buttato in campo quasi subito per l'infortunio del povero Larry Nance jr (per lui si parla di problema al ginocchio).
Dei Lakers ormai rimane solamente più il nome.. il presente è buio ma due giovani e flebili luci provano a guidarci fuori da questo tunnel: D'Angelo Russell rookie di 19 anni, già il più intelligente sul campo nonostante l'esperienza non sia dalla sua, eppure spesso fa la cosa giusta segnando canestri importanti e mettendo in ritmo i compagni..Infine abbiamo A. Brown che si sta costruendo un ruolo di specialista 3&D ed i risultati sono incoraggianti.
Per tornare alla partita i Jazz ci passano sopra con la ruspa, sono una squadra vera, ben allenata e hanno in questo momento uno dei primi 3 rim-protector della lega. Quando hai un Gobert in queste condizioni e una percentuale da tre sopra il 50% è difficile non vincere soprattutto contro un'armanta brancaleone come la nostra.
Il mercato è a un mese dalla conclusione il nostro GM darà segni di vita?

Roby

Read the whole post...



Tags:
game_recap_201516
Comments: 1 | Views: 51Last Post by: liga2 (17/1/2016, 09:40)
 

B_NORM  
view post Posted on 15/1/2016, 11:54 by: spawnix     +1   +1   -1Reply
LALLos Angeles Lakers98GSW
Golden State Warriors116


#Kobe&MrLogo





Non è facile scrivere il recap di una partita dei Lakers, dopo aver visto una gara appassionante come quella disputata appena prima tra Spurs e Cavs. Durante il live, vedendo Tristan Thompson giocare centro e dominare almeno i primi quarti, mi è venuto in mente quale potrebbe essere il rendimento di Randle, se ben allenato e affiancato da compagni diversi. Ma questa è un'altra storia, meglio tornare alla nostra - mesta - attualità.

Passiamo alla partita di Oakland, o forse dovrei chiamarla l'ennesima - e a questo punto lasciatemelo dire - stucchevole celebrazione al nostro Kobe. Bello il messaggio di Jerry West, strappalacrime quanto basta, ma la realtà è che il nostro medico sportivo (Gary Vitti), non più tardi di due giorni fa, aveva suggerito a Bryant di non giocare per almeno due settimane a causa dei noti problemi alla spalla e al tendine di Achille. In barba alle sagge raccomandazioni di Vitti, il nostro capitano gioca la bellezza di 27 minuti, soltanto per appagare la sua sete di gloria e (auto)celebrazione, chiudendo con 8 punti e un misero 4/15 al tiro.
Scendiamo nuovamente in campo col quintetto "Titolare", contro la squadra più forte del pianeta, reduce dalla sconfitta della notte prima a Denver, e tuttora imbattuta a casa propria.
Tanti a pochi quindi? Si, ma non subito. Principalmente perchè loro giocano come se si trattasse di una partitella di allenamento nei primi due quarti, lasciando aperta una gara solo ed esclusivamente per esigenze televisive.
Poi, come spesso succede, parte la solita giostra dei Warriors, con Curry a menare le danze e ti trovi a -20 senza quasi capire come sia accaduto, che è già tutto finito.

Certo, è impossibile non parlare di Scott, che per una buona che ne fa, dieci ne sbaglia. Ripesca Black dalla panchina, a causa del forfait di Bass, ed ottiene un'ottima risposta da parte del "Bufalo", ma i meriti finiscono sostanzialmente qui, perchè per il resto assistiamo alla solita gestione scellerata.
Oscena in particolare quella di Russell, che quando gioca illumina e come premio, viene richiamato puntualmente in panchina, per far posto a Scarson, lo specialista massimo nell'accumulare statistiche e a segnare punti "inutili".
Non esiste giocatore più dannoso di Scarson in questa rosa, lo stesso Hibbert fa meno danni, perchè quantomeno non fa niente, sta li a farsi stuprare da tutti senza reagire. Il filippino, al contrario, si sente una stella e dirige le operazioni come se fosse veramente uno dei prossimi convocati all'ASG, ma gli esiti delle sue iniziative spesso si rivelano tragici.
EpicLou è la solita medaglia e due facce: tanto utile in attacco (anche se gli Iso-Men alla lunga ti affossano), quanto dannoso in difesa.
Randle anche oggi non brilla, segna qualche canestro sporadico ma non entra mai nel cuore della partita, cosa che potrebbe e vorrebbe fare Nance, che poverino, ha la sfortuna di giocare nel quintetto più disfunzionale possibile.
Insomma, siamo un Circo, e l'unico modo per risolvere i problemi strutturali è¨escogitare e realizzare qualche scambio radicale. Anche se a dire la verità, le chances che questo accada, da qui a fine Febbraio, rasentano lo zero.
Si preannuncia una via Crucis da qui ad Aprile, dunque, portiamo pazienza e mettiamoci comodi.


Roby
Roby

Read the whole post...



Tags:
Game Recap 2015/16
Comments: 1 | Views: 64Last Post by: Frank Lakers (16/1/2016, 01:25)
 

B_NORM  
view post Posted on 14/1/2016, 10:46 by: spawnix     +1   +1   -1Reply
Online la dodicesima puntata del nostro Podcast: copertina dedicata ad #EpicLou Williams, focus sul momento di Randle, oltre alla solita analisi delle partite passate e future!



Come sempre, sono ben accetti vostri commenti, critiche, suggerimenti, consigli, ecc.

:birra:

#StayTuned

Powered by Mammuth

Tags:
Showtime Podcast
Comments: 0 | Views: 56Last Post by: spawnix (14/1/2016, 10:46)
 

B_NORM  
view post Posted on 13/1/2016, 09:41 by: spawnix     +1   -1Reply
NOPNew Orleans Pelicans91LAL
Los Angeles Lakers95


#ClutchLou



Archiviata una settimana complicata, tra sconfitte e infortuni, tocca ai Pelicans ancora privi di Anthony Davis, fare visita allo Staples per allungare o terminare la striscia di 4 L ancora aperta. Nell'immediata vigilia del match, viene annunciato il recupero di tutti gli infortunati, da Bryant a Russell, da Bass a Randle, per la gioia dei tifosi allo Staples e dei nottambuli al di qua dell'oceano. Anche se, come vedremo in seguito, non tutti i recuperi in extremis saranno esenti da intoppi.
Sui primi 24 minuti sarebbe saggio stendere un velo pietoso, bastano e avanzano le statistiche: -10 a rimbalzo, 0 su 13 da 3 punti, 28% dal campo, la miseria di 38 punti a referto. Per qualche ragione misteriosa, i Pelicans sono avanti solamente di 3 punti, tirando molto meglio (40%) e lasciano aperte le speranze di poter assistere ad una ripresa più stimolante.

Pronti via, arriva la prima notizia negativa della serata: Kobe lascia il campo dopo pochi minuti di terzo quarto a causa del solito problema al tendine d'achille, e la sua gara può dirsi ufficialmente conclusa a quota 7 punti e 3 rimbalzi (3/9 dal campo in 15 minuti). Chi dovrebbe sostituirlo, riesce a farlo rimpiangere nonostante la serata del Mamba non fosse particolarmente ispirata: Clarkson e Williams arrivano a metà del terzo quarto con un poco edificante 1/14 dal campo in coppia, D'angelo e Julius Randle non sono ancora pervenuti e gli ospiti paiono in controllo agevole delle operazioni, pur non riuscendo mai ad allungare e a spezzare in due il match. Anthony Brown si conferma un ragazzo di interessante prospettiva, segnando le prime due triple della squadra a terzo quarto avanzato, fornendo l'energia e la fisicità che l'attuale Kobe non può garantire.
Come per un incantesimo, anche D'Angelo decide di bussare alla partita, raggiungendo la doppia cifra in un brevissimo lasso di tempo e servendosi di pochissimi tentativi dal campo, la metà esatta del sempre enigmatico Scarson, al secolo Jordan Clarkson. Il numero 6 dei Lakers figura come sempre tra i migliori marcatori (18), ma tira malissimo e perde palloni sanguinosi, nella maniera più banale. Randle è l'unico giovane prospetto a non ingranare assolutamente, ma la sua presenza sul parquet si rende necessaria per l'infortunio alla caviglia occorso a Brandon Bass - dopo il guaio all'occhio coi Jazz, non è decisamente il suo periodo fortunato - e la contemporanea quanto prevedibile, ennesima prestazione incolore di "mister 15 milioni" Roy Hibbert. La coesistenza tra Randle e Nance - tanto caldeggiata dal nostro Roby a più riprese - ancora una volta si rivela poco fruttifera, soprattutto a livello difensivo, perchè qualunque giocatore dei Pelicans riesce ad arrivare al ferro con tanta, troppa facilità. Nel finale di partita, è giusto dirlo, ci sarà il riscatto di Randle.... per quello di Roby c'è tempo.

Una tripla con elevato senso del dramma di D'Angelo Russell, firma il primo sorpasso L.A. ad inizio quarto periodo, ma neanche il tempo di esultare e New Orleans piazza un parziale di 10-0 col quale torna avanti di 7 e sembra mettere le mani sul match, una volta per tutte. Sembra, perchè Clarkson segna 4 punti di fila e riporta i Lakers ad un possesso di svantaggio, tirando la volata all'Mvp di serata: Sweet "epic" Lou Williams, sesto uomo dell'anno in carica, prima si guadagna i liberi del -1, poi arresta sul nascere il nuovo tentativo di fuga degli uomini di Gentry con una tripla dallo straordinario coefficiente di difficoltà. Non pago, appoggia a tabella il canestro del 90-89 Lakers e chiude in bellezza, firmando il lay-up del 94-91 sulla linea del traguardo, dando il via ai titoli di coda. L'ex Raptor prosegue cosi il suo fantastico mese di gennaio, che lo ha già visto segnare 44 punti ai Thunder, e con 19 punti e 8 assist terminerà il match come miglior interprete gialloviola in entrambe le categorie.

Ho dimenticato qualcosa? Si, la rinascita di Julius Randle negli ultimi minuti di gara. Dopo 4-5 partite estremamente negative, per impatto e percentuali, l'ex UK si sveglia nel momento critico - al contrario di JC, i cui punti a referto arrivano spesso nei momenti meno caldi - e dapprima ci tiene nel match con un tap-in di rara difficoltà, poi esalta lo Staples battendo dal palleggio Alonzo Gee e andando a segnare il canestro del 92-91. Insomma, non possiamo parlare di guarigione totale, ma l'auspicio è che la scelta numero 7 del 2014 stia tornando ai livelli di novembre-dicembre, scrollandosi di dosso le tante critiche e polemiche che l'hanno coinvolto nell'ultimo periodo.

Curiosità statistica: per i Lakers, si tratta solamente dell'ottava vittoria nella loro storia, tirando con una percentuale di squadra inferiore al 37%.

JAYWILL_22

Read the whole post...



Tags:
Game Recap 2015/16
Comments: 15 | Views: 143Last Post by: Boston George 2.0 (14/1/2016, 02:34)
 

B_NORM  
view post Posted on 11/1/2016, 09:41 by: spawnix     +1   -1Reply
UTAUtah Jazz86LAL
Los Angeles Lakers74


#NoOffense



Partita domenicale segnata - quantomeno nel risultato - ancora pima di iniziare.
All'assenza programmata di D'Angelo Russell per problemi alla caviglia, si vanno ad aggiungere quella di Brandon Bass per un problema all'occhio e soprattutto il forfait di Kobe Bryant, dovuto ad un fastidio al tendine di achille.
Il quintetto iniziale è quindi formato dai soliti Clarkson, Williams, Nance jr e Hibbert, integrati dal sempre più positivo A.Brown, che sta cercando di ritagliarsi il suo spazio nella rotazione gialloviola, dopo un'inizio di stagione complicato.
I Jazz devono fare a meno di Favors, ma recuperano Gobert e presentano un Hayward reduce da una prova sontuosa contro i Miami Heat.

Come premesso, non c'è partita tra Lakers e Jazz: se con l'assenza di Kobe possiamo vantare una maggiore e migliore identità difensiva, il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che in attacco non riusciamo a combinare niente di buono. Non ci riesce praticamente niente, e spesso ci ritroviamo con il ventiquattresimo secondo che incombe, senza che nulla sia stato creato e costretti a rifugiarci in un tiro più brutto dell'altro.
I 30 punti di fine primo tempo non sono un caso, come non lo è il fallimento di della second unit, che nella condizione d'emergenza in cui ci troviamo, consiste praticamente soltanto negli ex epurati Young, Sacre e Metta.
La partita scivola via con uno svantaggio costante di 10-13 punti, un punteggio basso ed uno spettacolo indecoroso per il pubblico dello Staples, che ad un certo punto inizia ad intonare il classico "Kobe, Kobe" per cercare di rimanere sveglio.

La sconfitta quindi, è la logica conseguenza dello scempio messo in atto dall'armata gialloviola e di cose da salvare ce ne sono veramente poche: lo stesso esperimento di far coesistere Nance jr e Randle non convince, principalmente per le difficoltà difensive del'ex Kentucky, che si fa travolgere da Trevor Booker e non azzecca una scelta offensiva che sia una.
Di contro, Nance scrive a referto l'ennesima doppia doppia, confermandosi un giocatore solido che quando innescato, sa far male. Di Scarson oggi non voglio parlare, lo fanno sufficientemente i numeri che potete leggere nel box score, come non voglio soffermarmi su Lou Williams, che da epic diventa tragic nel giro di 48 ore, salvo l'ultimo quarto, qundo i buoi sono scappati da un pezzo.
Insomma, cronaca dell'ennesima serata da dimenticare, in una stagione tristemente avara di soddisfazioni.

Pro: Nance jr e una discreta difesa con il quintetto titolare

Contro: Tutto il resto


Roby

Read the whole post...



Tags:
Game Recap 2015/16
Comments: 7 | Views: 194Last Post by: spawnix (13/1/2016, 00:57)
 

B_NORM    
view post Posted on 9/1/2016, 08:30 by: spawnix     +1   +1   -1Reply
OKCOklahoma City Thunder117LAL
Los Angeles Lakers113


#44



Dopo l'epica partita a Sacramento i Lakers in back to back affrontano gli "ingiocabili" Thunder di Kevin Durant ma soprattutto del figlio di Los Angeles, Russel Westbrook appena celebrato nella sua "Alma Mater" UCLA.

D'Angelo Russell, dopo l'infortunio alla caviglia prova a giocare ma il dolore è ancora troppo forte ed è costretto ad uscire dopo pochi minuti, mentre Kobe fresco a riposato dopo il quarto quarto passato in panchina con i Kings, è della partita.

Read the whole post...



Tags:
Game Recap 2015/16
Comments: 2 | Views: 62Last Post by: cbs77 (9/1/2016, 20:40)
 

B_NORM  
view post Posted on 8/1/2016, 11:54 by: spawnix     +2   +1   -1Reply
LALLos Angeles Lakers115SAC
Sacramento Kings118


#RussellOnFire



Partita pazzesca a Sacramento.

Read the whole post...



Tags:
#FreeRussell,
Game Recap 2015/16
Comments: 3 | Views: 74Last Post by: l a side (8/1/2016, 22:53)
 

B_NORM  
view post Posted on 8/1/2016, 11:44 by: spawnix     +1   -1Reply
Online l'undicesima puntata del nostro Podcast: spazio ai nostri Awards, oltre alla solita analisi delle partite passate e future!



Come sempre, sono ben accetti vostri commenti, critiche, suggerimenti, consigli, ecc.

:birra:

#StayTuned

Powered by Mammuth

Edited by spawnix - 14/1/2016, 10:44

Tags:
Showtime Podcast
Comments: 0 | Views: 19Last Post by: spawnix (8/1/2016, 11:44)
 

B_NORM  
view post Posted on 6/1/2016, 14:08 by: spawnix     +2   +1   -1Reply
GSWGolden State Warriors109LAL
Los Angeles Lakers88


#NoStreak



I Lakers si presentano ai Campioni del Mondo di Golden State reduci da tre vittorie di fila in una settimana, decisamente la più densa di soddisfazioni degli ultimi due anni.

Read the whole post...



Tags:
Game Recap 2015/16
Comments: 1 | Views: 58Last Post by: spawnix (6/1/2016, 22:42)
 

Search:

 


FORUM: INDEX - FORUM: Discussioni Attive - BLOG: HOME-

Banner